Durante la giornata del 16 agosto il consiglio dei ministri ha approvato il testo definitivo del disegno di legge, il governo tedesco ha approvato la legalizzazione per l’uso della cannabis a scopo ricreativo, primo step in attesa del si definitivo del Bundestag il Parlamento di Berlino.

"La cannabis si consuma se la si rende illegale, e si trova comunque sul mercato nero. Non c'è tutela dei minori e nessuno spacciatore chiede un documento d'identità, mentre si può garantire proprio questo, quando si controlla la distribuzione", ha esposto il ministro tedesco della Salute e medico Karl Lauterbach, che nella sua ultima proposta prevede di legalizzare in possesso fino a 25 grammi al giorno ma con un massimo di 50 grammi al mese e poter coltivare massimo 3 piante in casa.

La Germania segue altri paesi come Stati Uniti, Canada, Uruguay, Portogallo e Spagna nella legalizzazione della cannabis per contrastare il mercato illegale e ridurre il potere della criminalità organizzata, smettendo di considerare la cannabis come illegale, regolamentandola simile alle bevande alcoliche.

Con la nuova legge i Tedeschi maggiorenni avrebbero modo di aprire, aderire o frequentare un “Cannabis Club”, ogni associazione avrà la possibilità di avere fino a 500 membri e potrà coltivare marijuana destinata al consumo personale degli iscritti, i costi associativi verranno coperti dalle quote di iscrizione, le quali aumenteranno in base alla quantità di cannabis consumata dai membri.

Le Nazioni Unite hanno rimosso la cannabis dalla famosa Tabella IV in cui sono elencate le sostanze più dannose per gli esseri umani e riconoscendole per le sue proprietà terapeutiche.
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha una pagina dove sottolinea come “nessun livello di assunzione di alcol è sicuro per la salute umana”, ma non riporta nulla di simile per la cannabis.
I rischi sanitari legati al principio attivo della cannabis, il THC, si limitano a stati confusionari e di difficoltà motoria temporanei, legati all’immediatezza del consumo, Mentre per i consumatori cronici si può presentare un calo della memoria, dipendenza, possibilità di aggravare i sintomi da schizofrenia e nient'altro.