In Spagna, la legge sulla marijuana ha subito variazioni nel corso degli anni.
Attualmente, la legge spagnola distingue tra il consumo e la coltivazione per uso personale, che è considerato un reato amministrativo e non penale, e il traffico o la vendita, che rimane illegale e soggetto a sanzioni più severe.
Il consumo di marijuana in luoghi privati non è punito dalla legge, ma la coltivazione per uso personale è consentita solo per consumo privato e non per fini commerciali. Ciò significa che coltivare una quantità limitata di piante per uso personale non comporta sanzioni penali, ma la vendita o la distribuzione rimangono illegali e perseguibili penalmente.
Nelle comunità autonome come la Catalogna e il Paese Basco, ci sono state iniziative che consentono ai club di cannabis di operare legalmente, permettendo ai membri di coltivare una quantità limitata di piante per uso collettivo tra i membri del club, ma sotto regole e regolamentazioni specifiche, è essenziale notare che le leggi sulla marijuana possono variare in base all'interpretazione delle autorità locali e nazionali. Nonostante la situazione attuale, il commercio illegale di marijuana e l'uso in luoghi pubblici rimangono vietati e soggetti a sanzioni legali.
Nel 2017, la Catalogna ha autorizzato l'attività relativa alla cannabis tramite i Cannabis Club, associazioni registrate senza scopo di lucro. Questi club possono coltivare fino a 150 kg all'anno di marijuana (peso secco), seguendo specifiche normative per conformarsi alle leggi locali.
Oltre alla variazione nelle leggi sulla marijuana in Spagna, esistono anche differenze culturali e atteggiamenti variabili verso l'uso di questa sostanza nel paese, la marijuana, sebbene regolamentata in modo più flessibile per l'uso personale, rimane un argomento dibattuto nella società spagnola.
L'atteggiamento generale è diviso tra coloro che sostengono un approccio più liberale all'uso della cannabis, sostenendo l'idea di regolamentare maggiormente il suo consumo e coltivazione per scopi personali, e coloro che restano scettici e preferiscono mantenere restrizioni più rigide, specialmente per quanto riguarda la sua diffusione e il commercio; alcuni sottolineano il potenziale economico che potrebbe derivare dalla regolamentazione e tassazione della marijuana, mentre altri puntano sull'importanza di mantenere controlli rigorosi per prevenire l'abuso e proteggere la salute pubblica.

Nel 1991 aprì il primo Cannabis Club che produceva cannabis in maniera collettiva e la rivendeva ai membri del club, con gli anni questi club sono diventati meta turistica. Tuttavia non è consentito parteciparvi a turisti stranieri ma esistono diversi tipi di club, soprattutto a Barcellona e in generale in Catalogna, in cui per poter accedere la possibilità è solamente una quella di contattare in precedenza il Cannabis club e seguire le indicazioni alla lettera.

In conclusione, la percezione della marijuana in Spagna può variare notevolmente da regione a regione e può essere influenzata da fattori culturali, sociali e politici specifici di ogni area.
L'evoluzione delle leggi sulla marijuana rimane un tema di discussione, con continui dibattiti e cambiamenti in corso per adeguare le normative alla complessa dinamica sociale e politica del paese.